2) Intervento di Roberto Meregaglia, ingegnere volontario della Caritas Diocesana
Caritas Diocesana è l’organismo pastorale della Diocesi di
Pavia dedicato a favorire l’attuazione del comandamento evangelico della carità
in forme consone ai tempi e ai bisogni, promuovendo e coordinando le attività caritative e
formative nel territorio diocesano volte alla pratica della solidarietà con i
fratelli bisognosi. Dal mandato di Caritas discendono due linee di azione:
a) INTERVENTI DI AIUTO DIRETTI
•
Centro
di ascolto
•
Microfinanza
•
Distribuzione
alimenti
•
Grave
emarginazione
•
Ambulatorio
•
Carcere
•
Accoglienza
profughi
•
Progetti
con il Comune
b) FUNZIONE PEDAGOCICA
•
Promozione
(coordinamento e sviluppo delle Caritas parrocchiali e delle altre realtà
caritative locali)
•
Osservatorio
(raccolta dei dati sugli assistiti per rilevare i bisogni del territorio, la
loro evoluzione e le risorse disponibili)
CENTRO DI ASCOLTO
•
Il
Centro d’ascolto della Caritas Diocesana di Pavia, sito in Via XX Settembre
38/b, accoglie le persone bisognose che si trovano in una situazione di
disagio, spesso economico, a volte anche psicologico e affettivo.
•
Nell’ultimo
periodo la maggior parte delle persone accolte presenta problemi di lavoro, che
causano mancanza di risorse economiche, a cui è collegata una profonda crisi
personale, determinata dalla perdita di
ruolo e di sicurezza.
•
Si
rivolgono al Centro di Ascolto da 500
a 600 persone all’anno. Di queste il 60% circa sono
stranieri, provenienti in maggioranza dai Paesi dell’Est Europa (soprattutto
Romania ed Albania) e dal Nord Africa (in particolare Marocco ed Egitto). Molti
sono ex muratori o manovali, che hanno perso il lavoro a causa della crisi del
settore dell’edilizia.
•
Sul
totale degli ascolti poco meno della metà sono primi ascolti, cioè persone che
per la prima volta nella loro vita chiedono aiuto a Caritas. Nel 2015 per la
prima volta nei primi ascolti la
percentuale degli italiani (59%) ha superato la percentuale degli stranieri
(41%). Questo è un chiaro segno della gravità della crisi economica, che tocca
ormai molte famiglie italiane, che si ritrovano in condizioni di difficoltà per
la perdita del lavoro.
•
L’età
degli assistiti è in prevalenza nella fascia 30 – 55 anni. Fra gli Italiani il
titolo di studio più diffuso è la licenza media, mentre fra gli stranieri sono
presenti anche persone con diploma di scuola media superiore o laurea, che
hanno difficoltà a far riconoscere in Italia il loro titolo di studio.
BISOGNI
PREVALENTI RISCONTRATI
•
Mancanza
di lavoro (perdita del lavoro o impossibilità di trovare lavoro)
•
Reddito
insufficiente per i bisogni delle famiglie (lavori precari o sottopagati,
lavoro nero, pensioni basse)
•
Problemi
abitativi conseguenti: sfratti (313
a Pavia nel 2014), insostenibilità degli affitti da
privati, limitata disponibilità di ospitalità temporanea per far fronte alle
emergenze, limitata disponibilità di case popolari agibili.
AREA MICROFINANZA
Gli strumenti operativi per gli aiuti di tipo economico alle
persone in condizioni di bisogno consistono in:
•
Microcredito (attualmente sospeso)
Ø Interventi fatti finora: 210
Ø Fondo Garanzia: Provincia di Pavia
•
Prestito della Speranza:
Ø Interventi fatti dal 2011: 50
Ø
Fondo
Garanzia: Conferenza Episcopale Italiana
•
Fondo Emergenza Famiglie:
Ø Interventi fatti dal 2014: 133
Ø Dotazione Fondo: Diocesi ed offerte
di privati
I primi due strumenti sono operati in collaborazione con Banche
collegate, che erogano i prestiti. Gli assistiti sostengono colloqui con un
gruppo di volontari dedicati, per verificare il tipo di aiuto economico più
opportuno, cercando anche di avviare un percorso di accompagnamento nel tempo
per monitorare l’evolvere della situazione e favorire il recupero
dell’autonomia. Le famiglie assistite sono circa il 60% italiane ed il 40%
straniere.
Principali
motivazioni delle richieste di aiuto economico:
Ø
Pagamento arretrati bollette utenze
Ø
Pagamento arretrati affitto
Ø
Cauzioni per nuovo affitto
Ø
Pagamento arretrati spese condominiali
Ø
Acquisto libri e materiale scolastico
Ø
Spese di trasporto
Ø Spese
sanitarie
DISTRIBUZIONE ALIMENTI
Il Centro di distribuzione alimenti di Caritas Diocesana di
Pavia è in Via Alboino. I pacchi di alimenti vengono distribuiti alle famiglie
assistite una volta alla settimana (circa 50 pacchi / settimana). Le famiglie
assistite sono circa 120 ed accedono alla distribuzione ogni 2 settimane.
Gli assistiti possono accedere alla distribuzione degli
alimenti dopo un colloquio presso il Centro di Ascolto, da ripetere ogni 3.
mesi per il rinnovo della tessera che consente l’accesso alla distribuzione.
L’azione svolta da Caritas nell’ambito della distribuzione
alimentare non si esaurisce nell’erogazione del pacco alimentare, ma prevede
azioni parallele che possano rendere autonoma la persona, attraverso forme di
accompagnamento che mirano al rafforzamento dell’autostima e della capacità di
resilienza personale e familiare. Inoltre, nell’ambito di questo percorso di
accompagnamento, si lavora assieme agli utenti per la promozione di uno stile
di vita sobrio e solidale.
Sono attivi in Pavia altri 10 centri di distribuzione
alimenti (Parrocchie, Canepanova, CRI). E’ stato creato un database per
condividere gli elenchi degli assistiti e coordinare gli interventi di aiuto.
Le famiglie complessivamente assistite a Pavia con le
distribuzioni di alimenti sono circa 1100.
AREA GRAVE EMARGINAZIONE
Per i casi di grave emarginazione (tipicamente persone senza
fissa dimora) è disponibile il dormitorio pubblico in via San Carlo, che ha 30
posti letto, con accesso limitato ai soli uomini.
Per l’Emergenza Freddo Caritas Diocesana aveva realizzato in
uno spazio messo a disposizione dal Comune di Pavia in via San Carlo un
servizio docce aperto 3 giorni la settimana, dotato inoltre di 10 posti letto per
offrire ospitalità ai senza fissa dimora nel periodo freddo dell’anno (da
novembre a marzo). Attualmente questo spazio è
usato dal Comune per ospitare minori stranieri non accompagnati, per cui
Caritas sta verificando con la
Diocesi la possibilità di disporre di spazi sostitutivi. Gli
utenti dei dormitori sono per il 50% italiani, spesso padri separati che hanno
perso il lavoro e lasciato la casa alla moglie e figli. A Pavia manca un
dormitorio per donne.
ASSISTENZA AI PROFUGHI
Caritas Diocesana partecipa a due progetti di accoglienza
profughi:
- SPRAR
(Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati): accolti in Pavia 51
profughi. Il progetto è rivolto ai profughi che abbiano già fatto
richiesta di asilo.
- Emergenza
Profughi, gestito dalla Prefettura: accolti in Pavia 20 profughi.
Le attività portate avanti nell’ambito di questi progetti di
assistenza vanno dall’accoglienza materiale (accompagnamento alla spesa,
affiancamento nella gestione della vita quotidiana, pratiche legate alla
richiesta di asilo e all’assistenza sociosanitaria in Italia) all’integrazione
socio-culturale tramite corsi di italiano, cene etniche, eventi sportivi.
Un problema è la difficoltà di raggiungere un inserimento attivo
al lavoro alla fine del programma di accoglienza.
COLLABORAZIONE CON IL
COMUNE DI PAVIA
Caritas Diocesana di Pavia collabora attivamente con il
Comune di Pavia nell’area del supporto alle famiglie in condizioni di bisogno
tramite:
- Incontri
periodici con i Servizi Sociali per confrontarsi sulle situazioni degli
assistiti.
- Progetto
di Micro-credito comunale, volto all’erogazione di un aiuto economico per
pagamento degli arretrati di affitto per morosità incolpevole in caso di
affitto da privati: parte dell’aiuto erogato dal Comune deve essere
restituito in ore di volontariato “obbligatorio”; Caritas Diocesana collabora
per cercare le occasioni di volontariato e per seguire percorsi di
accompagnamento degli assistiti
- Progetto
Sostegno Famiglie: programma di aiuto per famiglie con bimbi nella fascia
di età 0 – 3 anni, mirato alla realizzazione di un percorso di
accompagnamento e socializzazione delle famiglie, oltre all’erogazione di
un aiuto economico. Sono circa 30 le famiglie seguite ogni anno nel
progetto, in prevalenza straniere.
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