giovedì 10 settembre 2015

Il Presidente di Città del Sole premiato ad EXPO Milano

Nell'ambito di una serie di iniziative scientifiche e culturali promosse dalla Federazione Italiana Circoli Calabresi e dalla Associazione Nazionale Prevenzione Cardiovascolare all'interno del Padiglione Cascina Triulza di EXPO Milano, il Prof. Giuseppe Nappi, Presidente di Città del Sole, sarà insignito della "Cittadinanza Onoraria di Calabrese Illustre", per l'amicizia e la vicinanza dimostrate nei confronti del popolo calabrese in tanti anni di vita professionale e non. Il riconoscimento gli sarà consegnato giovedì 24 settembre nel corso del Meeting "Dove va la Calabria? La voce dei calabresi residenti altrove". La manifestazione inizierà alle ore 19 ed essendo i posti limitati si consiglia di prendere contatto con gli organizzatori attraverso l'indirizzo e-mail infoanpcv@gmail.com. 





domenica 6 settembre 2015

Il Sissizio di Salvatore Mongiardo in Calabria


Ben ritrovati dopo la pausa estiva! E' con piacere che pubblichiamo di seguito il testo del discorso tenuto dall'amico calabrese Salvatore Mongiardo, che il 3 giugno 2014 presentò a Pavia il suo libro "Cristo ritorna da Crotone", in quello che fu il primo evento organizzato a Pavia da Città del Sole. Il discorso è stato tenuto nel tradizionale appuntamento del Sissizio di Serra San Bruno (VV) il 23 agosto scorso. Il Sissizio era il pasto comune dei cittadini di pieno diritto nell'antica Sparta. Oggi si mantiene con la funzione fondamentale di rafforzare il senso di appartenenza alla comunità e di far dialogare le generazioni diverse. 

Care Amiche e cari Amici,
ci troviamo in un posto solenne dove san Bruno, il Gran Conte Ruggero il Normanno e Papa Urbano II si incontrarono nel 1094 per cercare di risolvere il conflitto tra arabi e cristiani: così nacque la prima crociata. Dopo mille anni il conflitto non si è risolto, anzi si è aggravato e migliaia di migranti disperati arrivano alle nostre coste. Ditemi voi, o Amici, se lasciar annegare i migranti in mare è civiltà. No, è grande inciviltà, disumanità e cattiveria. Ditemi voi se avere diecine di migliaia di armi atomiche puntate l’una contro l’altra si può chiamare civiltà. No, è malignità, sopraffazione, voglia di dominio. Ditemi voi se ascoltare ogni giorno di borse o spread che salgono e scendono è civiltà. No, la finanza è diventata un signore feudale invisibile che fa tremare intere nazioni.
Ci chiediamo allora: chi ci condurrà verso un approdo sereno?
La salvezza non può certo venire da questi governi che continuano a spendere ingenti cifre per gli armamenti. Perciò noi proponiamo la Civiltà Sissiziale, quella civiltà che nacque col sissizio, il banchetto comune istituito da re Italo, che rinnoveremo fra poco dividendo il cibo che abbiamo portato.
La Civiltà Sissiziale vuole fare della terra la casa comune di tutti i viventi dove non c’è più il tuo e il mio, ma il nostro.  E non ditemi che è una utopia: la storia dimostra che gli Itali vissero liberi e uguali dividendo fraternamente il cibo: così e da qui nacque l’Italia e da qui, dalla Calabria, rinnoveremo l’Italia.
Abbiamo proclamato quest’anno 2015 come Anno 1 dell’Epoca della Donna, e sono lieto che oggi sia la festa di Santa Maria del Bosco che si celebra questo pomeriggio. All’età di cento anni, prigioniero dei romani in una caverna dell’isola di Patmos, san Giovanni vide la donna vestita di sole che schiacciava la testa del dragone, simbolo della violenza umana.
Vadano dunque le donne al governo delle nazioni, costituiscano i governi luce secondo la visione dell’Apocalisse, e facciano tre cose: smantellamento degli arsenali di guerra, umanizzazione della finanza, riduzione della violenza umana. Nessuno è mai riuscito a risolvere i conflitti del mondo islamico i quali potranno essere superati solo dalla donna islamica liberata.
La Civiltà Sissiziale viene dalla Calabria, da dove è già venuta la libertà degli schiavi, la Scuola di Pitagora, la profezia del Terzo Regno di Gioacchino da Fiore e la visione della Città del Sole di Tommaso Campanella. I nostri parenti, emigrati a milioni nei cinque continenti, sono andati per essere il lievito di questa nuova civiltà. Le loro lacrime e il loro dolore non sono stati inutili: loro e noi, i vinti della storia, restituiremo al mondo in amore e luce i torti subiti nei millenni.
Proprio per aiutare questo rinnovamento profondo, ci stiamo preparando a un evento di portata mondiale: la riapertura della Scuola Pitagorica di Crotone, chiusa da oltre duemila anni.
La Grecia, a noi gente di Magna Grecia tanto cara, attraversa un periodo di grande turbolenza. Per manifestare ai greci la nostra solidarietà, reciterò il Padre Nostro in greco, e il Rabbino e amico Zurzolo reciterà in ebraico la preghiera Shemà Israel: l’ebraico fu lingua parlata in Calabria tanto che la prima Bibbia stampata in ebraico fu quella di Reggio nel 1475. Don Bruno La Rizza poi concluderà questo incontro e dopo pranzeremo assieme. Salutiamo la nuova civiltà con il grido che significa evviva e che nei tempi antichi risonò in questa terra: Evoè!


Salvatore Mongiardo www.salvatoremongiardo.com