domenica 28 agosto 2016

Democrazia Partecipata Cooperativa: pensieri in libertà

Nel mese di luglio ho colto con vivo interesse la relazione del prof. Giuseppe Ecca circa il fatto che ADC non è solo acronimo di Associazione Democrazia Cristiana ma lo è anche per Associazione Democrazia Cooperativa.
Vengono indicati ideali ed idee che tendono a non dimenticarsi e trascurarsi per la loro profondità e radicamento: uomo, lavoro, società, comunità, solidarietà e sussidiarietà orizzontale. Più che fondante la visione di democrazia cooperativa, la quale è realizzabile soltanto a condizione di ideali puri e buona, coerente volontà.

Da qualche tempo, se non ricordo male, dal 2012, sussiste un vivace dibattito tra movimenti ed associazioni che esprimono e condividono questa stessa sensibilità, ma l’impressione è che si debba trovare il coraggio di uscire dal “tutti insieme senza selezione" tipico delle conte elettorali dei politici di Partito ed, inoltre, che non si riesca a svuotarsi del proprio egoismo e molto poco sia presente la concezione del bene comune, quale aspirazione altruistica. Quindi è chiaro che promuovere soltanto la cultura è riduttivo, se non si trasmettono sentimenti di modifica di comportamenti umani, sui quali prima della semplice cultura , bisogna meglio educare al sentire collettivo.

I Partiti hanno deluso, tanto da quasi far rimpiangere, i vecchi che, almeno, avevano nelle idee ed ideali dei punti di riferimento precisi, quando la Politica poneva dei distinguo per quelli c.d antisistema che si riteneva per motivi, anche storici, non adeguati a incombenze di governo: PCI e MSI.

Oggi tali distinzioni non appartengono più all’azione politica che si muove più spesso per interessi e convenienze più egoistiche che  di spirito collettivo.
Perché non avere il coraggio , oggi di promuovere, con serenità ed onesta un nuovo Partito, che sia fondato  su schemi innovativi sinceri ed onesti di riforma sociale e che consenta l’elaborazione di un programma per governare il Paese, restituendolo alla vera democrazia dei “padri costituenti”.

L’impegno in politica deve essere misurato, costruendo una rete di relazioni  mirata all’obiettivo del “bene comune”, questo costituirebbe la vera svolta etica.  Il risveglio del popolo va’ indirizzato a prendere coscienza dello stato delle cose, facendo leva sulla disponibilità al dialogo ed alla  consapevolezza etica , diventando masse consapevoli del tecnicismo economico sociale,  ribaltando le priorità con nuove regole etiche in campo di politica, economia e , in particolare, finanza: al centro l’essere umano ed il bene comune. Ad esempio le Banche  siano restituire ai risparmiatori ed alle imprese e non solo alla finanza o, quasi; detassazione e incentivi per ridare slancio all’economia, potenziare di più gli strumenti delle forze dell’ordine per la sicurezza.

Quindi, attivare, coltivando la selezione della classe dirigente, una lobby etica  del popolo italiano che si riprenda quella sovranità nazionale italica, cominciando da quella monetaria. Ci vogliono uomini coraggiosi, capaci ed onesti che trasmettano fiducia in una dimensione rivoluzionaria che conduca a realizzare, con ragione e cuore, il cambiamento.
Quello proprio che manca alla politica attuale: un progetto chiaro di cambiamento sul quale confrontarsi seriamente e responsabilmente (certo non c’è alternanza concreta ma si viaggia troppo a casaccio).

Infatti, l’impressione è che non ci sia una visione chiara d’insieme, come se l’unico problema fosse la governabilità, quando, invece si promuove una gestione del potere politico circoscritta a pochi eletti (elezioni provinciali di 2° livello, la riforma del senato in consultazione referendaria), mentre i problemi veri sono ben altri.

Giuseppe Carrubba, membro del Direttivo "Città del Sole" 

sabato 27 agosto 2016

Estate di riconoscimenti per il Prof. Luciano Vasapollo

E' stata una estate ricca di riconoscimenti per il Prof. Luciano Vasapollo, amico del Centro Città del Sole dopo la sua partecipazione al dibattito dello scorso aprile a Pavia sul tema "Europa del Sud-Americhe Latine". Il Prof. Vasapollo, docente di Metodi di analisi dei sistemi economici e delegato del Rettore per i Rapporti internazionali con l’America Latina e dei paesi Caraibici, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento internazionale Cassiodoro il grande, 2016, per l'amicizia e l'autodeterminazione dei popoli presso il Castello di Squillace (CZ) lo scorso 6 agosto.  Le precedenti edizioni hanno premiato Papa Benedetto XVI, Papa Francesco, personaggi come i presidenti Fidel e Raul Castro. Il premio è stato patrocinato dal Ministero dei Beni e delle attività culturali. Successivamente, nella cornice del Festival "Culture a Confronto" di Tropea (VV) - 20-21 agosto, il Prof. Vasapollo ha ricevuto il Premio Internazionale "Culture a Confronto 2016" per l'impegno profuso a sostegno del dialogo interculturale. Vive congratulazioni al Prof. Vasapollo da parte di tutto il Direttivo di Città del Sole! 


Squillace, 6 agosto 2016 
Tropea, 21 agosto 2016