Il Centro di cultura e partecipazione civile
denominato “Città del Sole” coltiva la missione di osservare e riflettere sulla
natura umana: l’uomo, il suo ruolo, la sua evoluzione ed i suoi bisogni.
Il presidente Giuseppe Nappi è da sempre un promotore
appassionato di iniziative culturali, di ricerca scientifica e di partecipati
dibattiti. Nel corso, infatti, di una recente riunione del direttivo
associativo, ha esibito ed illustrato il tema di una conferenza dell’anno 2000
che proponeva l’interrogativo delle prospettive dell’uomo del 2000 in una
visione di ruolo, di evoluzione e di novità dei bisogni, considerata la
transitorietà dei tempi e dei costumi di allora come oggi.
Il mutamento che si presentava verso il nuovo
millennio, dopo la caduta del muro di Berlino, portava la questione di ridisegnare
una società frammentata ove erano aumentati i divari e le nuove povertà.
Anche nell’epoca attuale si assiste a problematiche
identiche, alla transitorietà della trasformazione in atto nella società che
incide sempre sul ruolo, evoluzione e novità dei bisogni.
Ad esempio, in questi ultimi anni il totale appiattimento
del ceto medio produttivo, fonte in passato di crescita e veicolazione della
ricchezza, rende, come scritte oggi, frasi di allora “il sapere tecnologico, la
mondializzazione, il villaggio globale sono solo alcuni dei temi che
appassionano e stimolano le coscienze e che spingono alla riflessione ed alla
ricerca, Spesso l’uomo moderno, con i suoi timori ancestrali e dovendosi
misurare con questioni sempre più grandi, si è ripiegato su sé stesso,
abbandonandosi alla delega o, peggio, disinteressandosi a quanto potesse
avvenire attorno a lui” .
Quindi, il percorso da intraprendere verte sulla
necessità di dialogare e ascoltare la pluralità delle voci, valorizzare l’identità
personale e la cultura oltre i limiti delle opportunità immediate, incontrare e
confrontare le idee, nella libertà e tolleranza.
Partecipare e far partecipare le persone, renderle
autonome dal pericolo del c.d. “pensiero unico”, trovare nel coinvolgimento e
nel confronto dialettico quell’arricchimento culturale che partendo da
esperienze diverse permette la sintesi in nome del buon senso, nell’interesse
collettivo del bene comune.
Sempre, come nella visione del 2000, va posto l’uomo
al centro del dibattito, promuovendo una nuova filosofia per la città,
contribuendo con manifestazioni pubbliche e comunicazioni mediatiche alla sua
vita culturale e sociale.
Giuseppe Carrubba
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