mercoledì 1 aprile 2015

Leopolda sì, Leopolda no: quale futuro per i partiti politici?

Ho colto con estremo interesse la notizia dell'ormai imminente Federazione delle varie associazioni, tra cui la nostra "Città del Sole" di Pavia, nella " Federazione di solidarietà popolare".
Al contempo, apprendo con curiosità le considerazioni espresse sulla "Provincia Pavese" dal Presidente dell'Amministrazione Provinciale Daniele Bosone, nonchè membro di recente nomina del nostro Consiglio Direttivo, circa la costituzione di una "Leopolda Pavese" sul modello "renziano" di Firenze, dimostratosi però finora, a mio modesto parere, più una corrente interna al PD che un vero laboratorio di Partito. E' condivisibile la tesi che i progetti e le idee risiedano nel laboratorio di ogni espressione sociale e culturale, ciò vale ovviamente per "Città del Sole"; penso, tuttavia, che occorra in questa fase distinguersi ed essere alternativi, anche alla cosiddetta "Leopolda blu" di centro-destra, lasciando ai Partiti i loro progetti ed alle associazioni la loro libertà ed autonomia, in caso contrario l'azione socio-culturale derivante dall'aggregazione di cittadini ne risulterebbe mortificata.

Ciò premesso, solo una nuova identità di “Partito”, rappresentata, chissà, proprio da questa nascente “Federazione di solidarietà popolare”, ove confluiscano le diverse sensibilità esistenti nella società che i Partiti tradizionali non riescono più a governare, se non in termini di strumenti di potere, può essere capace di fare chiarezza nella vasta confusione attuale. E’ d’obbligo il rinvio ad un nuovo soggetto politico centrista, non estremo, capace di ricucire quei substrati sociali presenti in tutti i Partiti ed, in particolare, nei non radicalmente schierati a difesa di una ideologia.

Giuseppe Carrubba  

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