lunedì 23 maggio 2016

PER FERMARE IL DEGRADO DEL Ss. SALVATORE DI PAVIA

Giovedì 19 maggio 2016 si è svolto presso la Sala Conferenze del Broletto un incontro pubblico promosso dal Centro Città del Sole e dalla Società per la Conservazione dei Monumenti dell'Arte Cristiana, con l'obiettivo di  fermare il degrado del grande complesso monumentale del Ss. Salvatore di Pavia. Sono intervenute le Professoresse Luisa Erba (Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Unipv) e Maria Teresa Mazzilli Savini già Responsabile della Commissione storico-artistica del Comitato "Pavia città di Sant'Agostino" e autrice di una pubblicazione storiografica sul Monastero di San Salvatore. Con loro hanno dialogato Giulio Guderzo. Professore Emerito dell’Università di Pavia e promotore del Comitato “Salviamo il Salvatore”, Don Franco Tassone Parroco di Ss. Salvatore – San Mauro e promotore della onlus “Piccolo Chiostro ”, Cecilia Morelli di Popolo, Delegazione FAI I luoghi del cuore, Renata Crotti Console TCI, Aperti a voi e Roberto Nessi, Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici. Con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Pavia e della Provincia di Pavia, dopo il saluto del Sindaco Massimo Depaoli, hsnno introdotto i lavori Paola Casati Migliorini e Vincenzo Lista, in rappresentanza dei due enti promotori. Di seguito vi presentiamo una sintesi dell'intervento di Vincenzo Lista, Coordinatore del Centro di Cultura e Partecipazione Civile "Città del Sole", l'articolo sull'iniziativa pubblicato sulla "Provincia Pavese" del 20 maggio e la lettera di ringraziamento inviata da Don Tassone a Vincenzo Lista. 


Siamo di fronte a un passo in avanti della società civile pavese: la consapevolezza ormai diffusa della necessità del recupero di un'area, legata al grande complesso monumentale del Ss. Salvatore, cruciale per la nostra città, per il nostro tessuto sociale e storico. Non starò ad approfondire la storia antica di  questo luogo,altri hanno parlato e potranno parlare meglio e più a lungo di me sulle gloriose pagine di storia e d'arte qui realizzate. Mi interessa soffermarmi sulle  origini del degrado, che ripercorro brevemente: nel 1782 il convento viene soppresso, passando sotto la giurisdizione austriaca, e nel 1829 il monastero, in particolare il chiostro viene adibito a collegio dei Pontieri. La basilica sconsacrata nel 1860, viene ceduta ai Pontieri. Dal 1873 le sorti del monastero si differenziano rispetto alla chiesa: il complesso conventuale viene ceduto al Ministero della Guerra, mentre la basilica, inserita negli elenchi delle Commissioni Conservatrici Provinciali del 1868, diviene oggetto di un acceso dibattito all’interno della Società Conservatrice dei Monumenti dell’Arte cristiana per poter essere nuovamente aperta al culto (dibattito ventennale, che si concluderà nel 1900 con il pagamento di 5000 lire al Ministero della Guerra). La destinazione  a caserma dell’impianto monastico rimane sino al 1990 circa, quando il bene perde la sua funzione militare, viene chiuso e rimane inutilizzato e in stato di abbandono dal 1992. La chiesa, ceduta alla diocesi di Pavia dopo il “suo riscatto”, mantiene tuttora l’uso che le è proprio. L’intero bene è sottoposto a vincolo di tutela monumentale con decreto del 15 Dicembre 1965. Dunque, dicevo consapevolezza di un recupero. Ma quale? E a che scopo destinare questi antichi edifici? Lo abbiamo sentito, l’impianto monastico, il piccolo chiostro, da oltre 30 anni poi è in totale abbandono.Questa sera avremo modo di ascoltare pareri diversi, ognuno valido e di per sé illuminante sul destino di questo scrigno di arte sacra che vanta opere d’arte ancora poco note, anzi proprio nascoste sotto spesse ridipinture e trasformazioni. Deve diventare un museo a cielo aperto?Forse sì? Deve diventare una “casa della comunità”? Un luogo dove poter accogliere e ospitare i poveri dando loro da mangiare in una mensa, ma anche ideale come sede di laboratori di restauro per l’arte legati al Chiostro? Forse sì? Il mio dire non è teso a proferire conclusioni, siamo qui per ascoltare, nel massimo rispetto gli uni degli altri consapevoli che l’opinione dell’altro può solo arricchire la propria. Siamo qui per intervenire, consapevoli che tutti cerchiamo   il bene comune, che in questo caso, coincide con il recupero di un'area funzionale alla città e al suo fiume. Siamo qui per formarci un'opinione, grazie al contributo di docenti universitari, storici, ricercatori, esperti di turismo e sacerdoti in cura d'anime. E forse scopriremo che tutte le varie opinioni, anche quelle in apparenza più contrastanti, contengono un pezzo di verità che ci può condurre ad una soluzione condivisa, che possa valorizzare da un lato il tesoro artistico ancora in parte da scoprire e creare dall'altro un luogo di accoglienza e condivisione aperto alla città e al mondo.
Le due cose non sono in antitesi.

Carissimo Sig. Lista,
Ho trovato solo ora il tempo di ringraziarla per aver riunito le migliori intelligenze che ci hanno illustrato il valore storico e architettonico del Ss. Salvatore nella storia di splendore e nell'attuale degrado.
Grazie per le preziose avvertenze che la Prof.sa Mazzilli, il Prof. Guderzo è il carissimo Dott. Marni hanno offerto all'attenta platea.
Non c'era più tempo per chiedere ancora e approfondire le ipotesi ancora in campo per ridare valore all'antico Monastero.
Mi auguro che insieme alle prof. Casati, Crotti, Erba e con il Fai ci possa essere una sinergia e dall'ascolto si preveda una nuova rinascita di tutto il monumento.

Grazie all'arch. Nessi proveremo a seguire il restauro attenti ai particolari, mi auguro che le raccomandazioni che ci sono arrivate siano da volano per il recupero del 'tutto', cominciando dal Chiostrino. A Fine mese ci saranno determinazioni sull'Arsenale, si insista insieme per salvare la parte più storica del Ss.mo Salvatore con le formule migliori e applicabili nell'attuale ordinamento.
Auguro a Lei e alla sua associazione 'Città del Sole' una positiva esperienza di animazione culturale sempre più concreta.
Don Franco Tassone

domenica 15 maggio 2016

"Cristianesimo e questione sociale": prosegue il successo del libro dell'On. Accroglianò

E' con piacere che segnaliamo il successo continuo che sta riscuotendo il volume "Cristianesimo e questione sociale" dell'On. Peppino Accroglianò. Il libro era stato oggetto di una approfondita recensione da parte di Vincenzo Lista, Coordinatore di Città Del Sole, nel primo contributo dell'anno del nostro blog. Lo scorso 2 maggio la pubblicazione dell'On. Accroglianò è stata presentata ad Arenzano, alla presenza, tra gli altri, del Governatore Giovanni Toti e al link che segue potete leggere il racconto dell'evento corredato da alcune fotografie: http://www.c3international.it/2016/05/10/incontro-ad-arenzano-sul-libro-cristianesimo-e-questione-sociale/

sabato 30 aprile 2016

A SPASSO CON GARIBALDI

Dall'Europa Mediterranea ai Paesi dell'America Latina 
L'EROE DEI DUE MONDI A SANTA MARGHERITA LIGURE
25 aprile 2016

giovedì 14 aprile 2016

Cuba oggi: una pagina nuova delle relazioni internazionali - Roma, 15 aprile 2015

Nel solco del recente incontro pavese promosso da Città del Sole sul tema "Europa del Sud e Americhe Latine: legami e prospettive", segnaliamo un interessante Seminario in programma alla Sapienza Università di Roma in data odierna, venerdì 15 aprile alle ore 15, dal titolo "Cuba oggi. Una pagina nuova delle relazioni internazionali". Interverranno alcuni dei protagonisti dell'appuntamento pavese del primo aprile scorso al Broletto: il Prof. Luciano Vasapollo e Padre Antonio Tarzia. Segue il programma completo. 

Cuba oggi. Una pagina nuova delle relazioni internazionali
Venerdì 15 aprile, ore 15
Sala Multimediale - Palazzo del Rettorato - Piazzale Aldo Moro 5, Roma


Programma
ore 15.00
Indirizzo di Saluto
Eugenio Gaudio, Rettore della Sapienza Università di Roma
ore 15.10
Introduce
Luciano Vasapollo, Delegato del Rettore per i rapporti con l’America Latina
ore 15.30
Interventi
Padre Antonio Tarzia, Presidente Associazione e Centro Studi Cassiodoro
Alba Soto Pimentel, Ambasciatore di Cuba presso la Repubblica Italiana
Coordina
Andrea Carteny, Direttore del CEMAS, Sapienza

Per chi volesse approfondire l'argomento, ripercorrendo una tappa fondamentale, consigliamo il libro "Una settimana a Cuba (con il Papa, Raul, Fidel e molti altri)" - Editore Jaca Book 2012 - di Luciano Vasapollo ed Antonio Tarzia, fautori del viaggio nel quale Papa Benedetto XVI incontrò Raul e Fidel Castro (marzo 2012). Luciano Vasapollo, intellettuale marxista e docente di Economia, e Padre Antonio Tarzia, sacerdote paolino, Direttore di Jesus, entrambi sinceri amici di Cuba, raccontano con la simpatia che li contraddistingue (i cubani hanno ribattezzato la strana coppia con i nomi - di guareschiana memoria - "Peppone" e "Don Camillo") la voce di "Cuba libera". Buon viaggio, lettori! 

giovedì 7 aprile 2016

"Europa del Sud-Americhe Latine": ottima la risposta del pubblico pavese all'appuntamento di Città del Sole

Grande successo di pubblico venerdì primo aprile per l'appuntamento promosso da Città del Sole sul tema "Europa del Sud-Americhe Latine". Nel contributo che segue a firma di Vincenzo Lista, coordinatore dell'evento e di Città del Sole, è racchiuso un pò il senso dell'iniziativa. Pubblichiamo con piacere anche diverse foto che immortalano il tavolo dei relatori e la platea presente. Da segnalare, tra il pubblico, la presenza di Don Antonio Tarzia (Giornalista, Sacerdote della Società San Paolo, Direttore di "Jesus", Responsabile per molti anni di "Famiglia Cristiana") e del Senatore Luis Alberto Orellana, nato a Caracas da madre italiana. Buona lettura e grazie a tutti coloro che sono intervenuti! 

Credo  sia necessario partire da un concetto concreto: l’Europa e le Americhe Latine  hanno bisogno l’una dell’altra e l’Italia ha le carte in regola per contribuire in maniera concreta a questa collaborazione strategica.                                               Le Americhe  Latine  sono una macro-regione eterogenea al suo interno che tuttavia, nel complesso, hanno dimostrato una capacità di reagire prontamente all'urto negativo della crisi economica internazionale molto più elevata rispetto a quanto dimostrato dall'area dell'euro.
I risultati positivi sul piano economico - legati alla forte domanda estera di beni di esportazione combinata con una domanda interna in espansione - hanno consentito ai paesi della regione di mettere in atto trasformazioni profonde, permettendo l'adozione di ambiziose politiche pubbliche miranti a garantire lo sviluppo nel lungo periodo e a mitigare i rischi a breve termine.
Tuttavia, i miglioramenti a livello di infrastrutture, di risorse tecnologiche e di capitale umano non hanno tenuto il passo con i forti livelli di crescita degli anni appena trascorsi; e il tessuto delle piccole e medie imprese, ossatura della regione, è ancora debole e con bassi livelli di produttività.
 Sul piano sociale, le sfide comuni sul fronte del ripensamento del modello di stato sociale e di rilancio economico in grado di dare risposte all'altezza dei tempi e dei complessi problemi odierni (che in America Latina sono quelli non risolti della povertà , delle disuguaglianze economiche, dell'insicurezza , della violenza,ecc.)., rappresentano un ambito prioritario di cooperazione tra il Sud-Europa e le Americhe Latine.
 Sul terreno economico l’Europa del Sud e  l'Italia sono un partner strategicamente molto importante, soprattutto sul piano dei partenariati territoriali a supporto del sistema delle Piccole e Medie Imprese, così da irrobustire il legame esistente sul piano commerciale e degli ambienti di sviluppo economico, ancora al di sotto delle sue potenzialità.
In particolare, l'approccio del partenariato territoriale internazionale si presenta come un'opportunità per sviluppare innovazione nei sistemi produttivi di entrambe le parti, a partire da complementarità produttive e collaborazioni all’interno delle filiere internazionali.
 L'internazionalizzazione del tessuto di piccole e medie imprese  non significa perciò solo piccole e medie imprese; ma significa sfruttare al meglio le sinergie potenziali tra i diversi soggetti, pubblici e privati (amministrazioni pubbliche centrali e locali, banche e istituzioni finanziarie, imprese, cooperative, sindacati, ...) con cui le Piccole e medie imprese si rapportano, mettendoli in rete e andando al di là di una divisione netta tra vocazione commerciale e gli investimenti.
Il ruolo di stimolo e accompagnamento istituzionale da parte delle politiche pubbliche – e segnatamente della politica economica estera - è un fattore fondamentale, che può fare la differenza..
Allora, si tratta di rafforzare i legami, partendo non solo dalle eccellenze, ma anche di guardare ambiziosamente oltre, combinando i tre pilastri dello sviluppo (crescita economica, sviluppo sociale e sostenibilità ambientale), mettendo al centro l'idea forte di un modello  fino a sviluppare la visione politica di un nuovo asse meridionale delle relazioni transatlantiche europee, superando il solo rapporto tra Europa e Stati Uniti e costruendo, secondo me, un rapporto triangolare tra Africa, America Latina ed Europa del Sud. 
Vincenzo Lista 















mercoledì 30 marzo 2016

"EUROPA DEL SUD-AMERICHE LATINE": CONOSCIAMO IL RELATORE LUCIANO VASAPOLLO

Nel ricordarvi l'appuntamento "EUROPA DEL SUD-AMERICHE LATINE" venerdì primo aprile alle ore 16 presso la Sala Conferenze del Broletto di Via Paratici 21 a Pavia, vi presentiamo la figura del relatore meno conosciuto al pubblico pavese, il Prof. Luciano Vasapollo di Roma, attraverso le recensioni di due suoi libri a cura del Prof. Franco Lucchese (Sapienza Università di Roma). Buona lettura e vi attendiamo numerosi! 

La produzione letteraria del Prof Vasapollo è incentrata sull’idea di integrazione tra culture, idea che guida tutti i suoi lavori. Nel volume “La lumaca nella terra dei Sud” (Pioda Edizioni, 2016), per esempio, l'idea di impaginare il volume sia in italiano che in spagnolo, ci accompagna piano piano, metaforicamente, nella lettura, partendo da una delle due versioni, all'incontro delle due culture. Il testo, come del resto tutta la produzione letteraria, ci presenta alcune idee fondamentali sulla valorizzazione delle culture prese in considerazione. Nell’elogio al Presidente dello stato plurinazionale di Bolivia, Evo Morales, in occasione della consegna del titolo di Doctor Honoris causa da parte di Sapienza Università di Roma, il Prof. Vasapollo scrive: “…bisogna rendere universale il paradigma del Vivir Bien con condizioni di armonia con tutti gli esseri viventi dei Pachamama, nella salvaguardia assoluta di tutti i beni collettivi come diritti dell’umanità…non crediamo nella concezione lineare e accumulativa del progresso e dello sviluppo illimitato sulle spalle degli altri e della natura. Dobbiamo essere complementari e non competere. Dobbiamo condividere e non approfittarci del vicino. Vivir Bien è pensare non solo in termini di reddito procapite, ma anche di identità culturale, di comunità, di armonia tra di noi e con la nostra Madre Terra. Questi concetti è possibile attuarli se si intraprendono percorsi che si fondano sulla rottura con la visione etnocentrica. Infatti la cosmovisione indigena e contadina comprende la vita in tutte le sue forme, non solo quella umana.”
Molti sono i riferimenti alla civiltà contadina in un'altra pubblicazione, "L'ALBA di una futura umanità"(Natura e Avventura Edizioni e Pioda Edizioni, 2015), a volte con immagini in cui sembra di essere trasportati visivamente ed emotivamente. Descrizioni però che evolvono verso una razionalizzazione di carattere economico-critico, per la spiegazione e la indicazione delle soluzioni esistenti, non fermandosi a questo, ma dirigendosi verso una integrazione di spiegazioni e modelli che molto hanno a che fare con la visione marxiana dell’impossibilità di divisione netta tra le discipline. La conoscenza del mondo, anche se viene da persone che per molti sarebbero “analfabeti”, porta valori e strumenti di altissimo valore. E’ questo uno dei messaggi principali del libro. Per il Prof Vasapollo le genti della Calabria, di Cuba, della Bolivia, del Venezuela portano alla nostra visione della vita un contributo preziosissimo per l’identificazione di stili di vita più adatti al miglioramento della qualità della vita di altri basati essenzialmente sul profitto di pochi e sullo sfruttamento di tanti. Due citazioni sembrano significative, tra le tante, per chiarire anche titolo e riferimenti: “Quasi tutte le lumache più vecchie intrapresero lentamente, molto lentamente, il ritorno alla pianta di calicanto, mentre le più giovani rivolsero i loro cornini con gli occhi verso Ribelle. “E’ vero che non sono sicura di trovare il nuovo Paese del Dente di Leone. E’ vero che non so dov’è, né quanto tempo impiegheremo ad arrivare. E’ vero che non so se incontreremo grandi pericoli e se arriveremo tutte. Ma so che il nuovo Paese del dente di leone è davanto a noi e non alle nostre spalle. io proseguirò. Voi potete venire con me o tornare indietro. ”” L. Sepùlveda, Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza. “Sarà perché tutta la mia formazione intellettuale è stata d’ordine polemico; anche il “pensare disinteressatamente” mi è difficile, cioè lo studio per lo studio. Solo qualche volta, ma di rado, mi capita di dimenticarmi in un determinato ordine di riflessioni, e di trovare, per dir così, nelle cose in sé l’interesse per dedicarmi alla loro analisi. Ordinariamente mi è necessario pormi da un punto di vista dialogico o dialettico, altrimenti non sento nessuno stimolo intellettuale. Come ti ho detto una volta, non mi piace tirar sassi nel buio; voglio sentire un interlocutore o un avversario in concreto!. A. Gramsci, Lettere dal carcere. 

Per approfondire i temi del convegno, oltre alle due pubblicazioni del Prof. Vasapollo, consigliamo anche:



domenica 6 marzo 2016

Città del Sole presenta "Europa del Sud - Americhe Latine" - Pavia, 1 aprile 2016


SALA CONFERENZE DEL BROLETTO
1^ PIANO – Via Paratici, 21 – PAVIA

             VENERDI’ 1 APRILE 2016 

 ORE 16,00   -   18,30
EUROPA DEL SUD – AMERICHE LATINE
Legami e prospettive


Presiede:    Daniele Bosone   (Presidente Amministrazione Provinciale di Pavia)                                          

Presenta:     Franco M. Avato (Presidente C.I.R.N.A. Onlus-Charity; UCADH, Università di Ferrara)                                 

Introduce:  Graziano Lissandrin (Gruppo di Studio di Neuroteoretica, C.I.R.N.A. Onlus-Charity)

Ne parlano: Luciano Vasapollo (Dipartimento Politiche Sociali ed Economiche, Sapienza Università di Roma)
             
             Elio Veltri (Ex Sindaco di Pavia, 1973-1980; Medico, Politico, Giornalista)

Coordina: Vincenzo Lista (“Città del Sole”, Pavia)

Con il Patrocinio di         


 























L’appuntamento promosso oggi a Pavia da “Città del Sole” – in contemporanea all’avvio del Progetto Internazionale LASALUS (a Bruxelles, Roma, Buenos Aires) mentre ci assediano (sempre più) le angosce del Mondo Globale - rappresenta un contributo di Riflessione Civile sulla natura delle criticità ricorrenti tra Sud e Nord del Mondo.
Ne consegue che a lato delle pur necessarie riforme delle Istituzioni d’Europa, l’adozione (soltanto) di misure fondate sullo studio e la conoscenza delle differenti Culture e Società potrà non far temere il futuro, affrontando gli anni a venire con idee nuove, nel solco armonico (sempre) delle tradizioni euro mediterranee di tolleranza, solidarietà, libertà di pensiero, misericordia.
Prof. Giuseppe Nappi, Co-fondatore di “Città del Sole”, Centro Italiano di Ricerche in Neuroscienze Avanzate (C.I.R.N.A. Onlus-Charity) e Prof. Mario Borghese, Movimento Associativo Italiani all’Estero (MAIE), Deputato al Parlamento Italiano (Cordoba, RA).

Partecipanti al Progetto LASALUS (Erasmus+ 2015-2018): Università ISALUD di Buenos Aires (RA); Università degli Studi di Pavia, Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica (CBIM), Sapienza Università di Roma, Universidad Pública di Navarra (Spagna), Universidad Evangélica de El Salvador e Universidad Nueva San Salvador di El Salvador, Universidad Gran Asunción e Universidad Iberoamericana del Paraguay, Ecole des Hautes Études en Santé Publique (Francia).
Appoggiano anche il Progetto in qualità di sub-contractor: Organización Iberoamericana de la Seguridad Social (OISS), Ministero della Salute Italiano, Federación Argentina de Trabajadores de la Sanidad (FATSA), Hospitales Garrahan y el Cruce de Argentina, Fondazione C.I.R.N.A. Onlus-Charity.