giovedì 22 marzo 2018

Economia criminosa e criminogena - Pavia, 11 maggio 2018


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Cara amica, caro amico,

desideriamo portare alla sua conoscenza il Convegno che come Centro di Cultura e partecipazione “Città del Sole” abbiamo organizzato con la Fondazione C.I.R.N.A. Onlus, Gruppo  di Studio di Neuroteoretica.

Si tratta del convegno “Economia criminosa e criminogena” che, con il patrocinio dell’Università di Pavia, del Collegio Cairoli, della  Fondazione Mondino e dell’Ordine degli Avvocati di Pavia - Camere Penali di Pavia, abbiamo organizzato per il prossimo 11 maggio dalle 17 alle 19.30 nell’Aula Magna del Collegio Cairoli a Pavia.

Il Convegno verterà  sulle tendenze evolutive della criminalità organizzata e sugli  effetti distorsivi sull’economia legale di mercato e si avvarrà del contributo di studiosi ed esperti di primo piano: dei relatori Mario Venditti, Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica di Pavia; Andrea Zatti, Rettore del Collegio Cairoli e docente di Scienza delle Finanze all’ Università di Pavia e Presidente della Fondazione Romagnosi, e degli interventi di Livio Tronconi, Direttore Generale IRCSS Fondazione Istituto Neurologico Nazionale “C. Mondino” Università di Pavia  e di Giovanni Schiesaro, Direttore Generale della Fondazione Adolescere di Voghera. Presiede il Convegno Giuseppe Nappi, Presidente del Centro di Cultura e   Partecipazione civile " CITTA' DEL SOLE" – Pavia con la presentazione e il coordinamento di Graziano Lissandrin, Presidente del Gruppo di Studio di Neuroteoretica, Fondazione  C.I.R.N.A. Onlus - Pavia.

Il tema riguarda la nostra quotidianità, perché in un mercato globale e in una società ancor più globalizzata non possono più esistere “isole felici” immuni da simili pericoli. Ascolteremo esperti che combattono in prima linea questi fenomeni criminali ed avremo modo di approfondire il tema con l’intervento di più relatori.
Confidiamo sulla sua presenza, perché la costruzione del bene comune riguarda ognuno di noi.

Vincenzo lista

martedì 13 marzo 2018

Dal 2000 ad oggi, sempre l'uomo al centro del dibattito



Il Centro di cultura e partecipazione civile denominato “Città del Sole” coltiva la missione di osservare e riflettere sulla natura umana: l’uomo, il suo ruolo, la sua evoluzione ed i suoi bisogni.
Il presidente Giuseppe Nappi è da sempre un promotore appassionato di iniziative culturali, di ricerca scientifica e di partecipati dibattiti. Nel corso, infatti, di una recente riunione del direttivo associativo, ha esibito ed illustrato il tema di una conferenza dell’anno 2000 che proponeva l’interrogativo delle prospettive dell’uomo del 2000 in una visione di ruolo, di evoluzione e di novità dei bisogni, considerata la transitorietà dei tempi e dei costumi di allora come oggi.
Il mutamento che si presentava verso il nuovo millennio, dopo la caduta del muro di Berlino, portava la questione di ridisegnare una società frammentata ove erano aumentati i divari e le nuove povertà.
Anche nell’epoca attuale si assiste a problematiche identiche, alla transitorietà della trasformazione in atto nella società che incide sempre sul ruolo, evoluzione e novità dei bisogni.
Ad esempio, in questi ultimi anni il totale appiattimento del ceto medio produttivo, fonte in passato di crescita e veicolazione della ricchezza, rende, come scritte oggi, frasi di allora “il sapere tecnologico, la mondializzazione, il villaggio globale sono solo alcuni dei temi che appassionano e stimolano le coscienze e che spingono alla riflessione ed alla ricerca, Spesso l’uomo moderno, con i suoi timori ancestrali e dovendosi misurare con questioni sempre più grandi, si è ripiegato su sé stesso, abbandonandosi alla delega o, peggio, disinteressandosi a quanto potesse avvenire attorno a lui” .
Quindi, il percorso da intraprendere verte sulla necessità di dialogare e ascoltare la pluralità delle voci, valorizzare l’identità personale e la cultura oltre i limiti delle opportunità immediate, incontrare e confrontare le idee, nella libertà e tolleranza.
Partecipare e far partecipare le persone, renderle autonome dal pericolo del c.d. “pensiero unico”, trovare nel coinvolgimento e nel confronto dialettico quell’arricchimento culturale che partendo da esperienze diverse permette la sintesi in nome del buon senso, nell’interesse collettivo del bene comune.
Sempre, come nella visione del 2000, va posto l’uomo al centro del dibattito, promuovendo una nuova filosofia per la città, contribuendo con manifestazioni pubbliche e comunicazioni mediatiche alla sua vita culturale e sociale.
Giuseppe Carrubba