Al link che segue è possibile consultare e scaricare il testo integrale dello Statuto del Centro di Cultura e Partecipazione Civile "Città del Sole": tutto alla luce del sole...
Statuto Città del Sole
giovedì 27 febbraio 2014
martedì 25 febbraio 2014
CASTA DEI PARTITI - SOCIETA’ CIVILE – PROSSIME ELEZIONI
“Auguro al popolo
italiano, al quale guardo con affetto, anche per le comuni radici che ci
legano, di rinnovare il proprio encomiabile impegno di solidarietà verso i più
deboli e gli indifesi e, con lo sforzo sincero e corale di cittadini e
istituzioni, di superare le attuali difficoltà, ritrovando il clima di
costruttiva creatività sociale che lo ha lungamente caratterizzato”. Mi
piace iniziare questo mio scritto con una citazione di Papa Francesco, tratta
dal discorso tenuto agli inizi di gennaio al Corpo Diplomatico accreditato
presso la Santa Sede ,
per meglio inquadrare l’argomento che desidero trattare.
Oggi assistiamo ad una spaccatura, quindi ad una separazione,
fra la nostra Governance, cioè quella che in maniera colorita chiamiamo “casta
dei politici”, e l’insieme di tutti noi cittadini, il “Paese reale”, come certe
semplificazioni giornalistiche amano definire. I primi sembrano assorti nei
“giochi di Palazzo”, molto simili alle bizantine congiure dei secoli passati, i
secondi si lamentano dei politici che loro stessi – noi stessi – hanno eletto e
pretendono atti concreti e virtuosi per la convivenza civile. Alla luce di
questa semplificazione che ben ritrae la realtà, i cittadini sarebbero dalla
parte giusta mentre la classe politica sarebbe composta in maggior misura da
corrotti che prendono decisioni errate e ingiuste.
Questa frizione fra il Palazzo e la cittadinanza ha avuto
inizio con Tangentopoli, con il primo scandalo di massa che ha messo a nudo una
certa mancanza di onestà e integrità morale della classe politica italiana. Da
quel momento sono sorti partiti o movimenti che hanno fatto della battaglia di
risanamento morale il proprio vessillo o la propria ragion d’essere, avendo
buon gioco nel raccogliere il malcontento diffuso e utilizzandolo a loro volta
per contrapporsi ai vecchi schieramenti politici. Ad esempio la Lega, più di ogni altra forza
simile in passato, ha fatto leva su questi sentimenti di rivalsa nei confronti
della casta politica, coagulando attorno a sé quel consenso che l’ha portata a
guidare le sorti di molte amministrazioni locali e regionali, fino ad avere voce
in capitolo nell'andamento dello Stato. Essa ha preteso di rappresentare la
società civile e, in questa contrapposizione al Palazzo, ha accreditato se
stessa come forza politica migliore di altri partiti: in questo atteggiamento
di fondo sono riconducibili alcune concessioni al folklore come la sceneggiata
in Parlamento del cappio da impiccagione per i ladri della casta.
Oggi il M5S ha la stessa tendenza: l’accreditarsi migliore
delle altre forze politiche presso il popolo e l’accreditarsi presso le
Istituzioni come la sola forza politica capace di far funzionare l’economia e
di mettere ordine in un paese come l’Italia.
A ben vedere, mi sorge il dubbio che questi movimenti non
siano poi tanto più virtuosi degli altri partiti politici. Politica e società
civile sono “vasi comunicanti” che si trasmettono a vicenda vizi, colpe,
errori… Il Palazzo è lo specchio della società attuale e viceversa.
Si impreca contro i partiti, a buon ragione contro la
corruzione, la disonestà, l’evasione fiscale e il non rispetto di tante regole…
ma quanti cittadini sono attenti e
rispettano le regole, da quelle della buona convivenza al rispetto degli altri
comprese quelle addebitate alle varie caste? Basti citare l’evasione fiscale, i
privilegi immeritati, le raccomandazioni – mafia – il voler fare i furbi a
tutti i costi: peccati comuni a tutti sia alla casta che alla società civile.
Ho fatto solo qualche esempio perché proprio questi
costituiscono le colonne del consenso elettorale. I miti sono difficili da
smascherare, soprattutto se, con l'abilità di chi li alimenta, si basano sulla
comune disperazione, sulla “fame” di giustizia, sulla sete di onestà, sul
fabbisogno di “aria pulita” che ogni italiano, esasperato da anni di crisi,
anela come un sorso d’acqua nel deserto.
Nel 2013 la spesa delle famiglie è tornata indietro di circa
dieci anni. Si acquistano prodotti alimentari guardando solo alle promozioni e
alla convenienza, si riducono le spese per cinema, svago e benzina. E questo
forse si potrebbe ancora sopportare. Ciò che è intollerabile è che si debba
ricorrere a mutui e prestiti anche per pagare cure per malattie.
Secondo le statistiche, circa sei milioni di italiani sono
stati toccati dal lavoro precario e dall'inabilità; oltre tre milioni si
devono accontentare di contratti a tempo determinato o di lavori occasionali e
altrettanti sono sottoccupati, cassaintegrati nelle varie modalità o part-time.
La vita trascorre senza sapore, senza significato: i più
fortunati – usando una parola ormai in uso – galleggiano su ciò che si è
accumulato negli anni più prosperi.
Nel Vangelo Gesù disse ai suoi discepoli: “Voi siete il sale
della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato?
A null'altro serve se non ad essere gettato via”.
Ricordandoci oggi di quel versetto del Vangelo, dobbiamo
interrogarci su cosa possa rendere di nuovo il nostro Paese più ricco di sapori e aromi. La politica fino ad ora non è stata capace di mantenere quel sapore,
anzi ha sottratto altra sapidità alla vita di tanti italiani facendosi vedere
impegnata più ad accaparrarsi posti di potere che a servire la collettività.
Per concludere, se la società civile non diverrà moralmente
più “civile”, scusate il gioco di parole ma vale la pena ripetere il concetto,
e anche intellettualmente più onesta, la contrapposizione e la distanza dalla
politica non saranno mai colmabili.
Ecco perché ci troveremo sempre la stessa casta o
istituzione con cambiamenti di scarso valore o ci troveremo a parafrasare le
parole di Tancredi nel Gattopardo: “Se vogliamo che tutto rimanga come è,
bisogna che tutto cambi”.
E’ chiaro che quando scrivo casta o società civile non le
intendo nella loro complessità, ma come anche i fatti dimostrano, nella loro
maggioranza.
Concludo con un interrogativo. Oggi, il Paese può farcela?
In questo periodo si è varato il nuovo e stimolante Governo,
si terranno le importanti e rilevanti elezioni Europee - in concomitanza con il rinnovo del Consiglio
comunale di Pavia e in altre città
importanti del nostro Paese - la
società stessa saprà trovare di nuovo la sapidità della vita e della fede per uscire da una crisi così profonda?
Sarà l’occasione di ritrovare il sale di una nuova società
della speranza? In caso contrario sprofonderemo in un buio che non si è mai
visto prima.
Vincenzo Lista
martedì 11 febbraio 2014
LA STAMPA LOCALE SI INTERESSA A CITTA' DEL SOLE
Leggi o scarica l'articolo pubblicato dal settimanale della Diocesi di Pavia " il Ticino" in edicola il 7 febbraio 2014 Città del Sole
CITTA' DEL SOLE VI DA' IL BENVENUTO A BORDO
Nel mese di dicembre del 2013 un gruppo di cittadini pavesi ha dato vita a "Città del Sole", un Centro di Cultura e Partecipazione Civile. "Città del Sole" non vuole diventare o sostenere un partito politico, ma stimolare la Politica tutta, locale e non, a perseguire concretamente l'interesse comune, attraverso dibattiti, confronti, atti concreti di solidarietà sociale. Tramite questo blog sarà possibile essere informati su tutte le iniziative che "Città del Sole" intraprenderà nei prossimi mesi. Grazie a chi vorrà essere dei nostri!
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