sabato 1 luglio 2017

La ruota quadrata di Pier Giuseppe Milanesi



"Si può pedalare agevolmente su una bicicletta a ruote quadrate?". Questo era uno dei problemi da risolvere proposto agli studenti del Liceo Scientifico nella prova di maturità (la prova di Matematica). Dal che, è nata la seguente personale riflessione.  
L'uomo non è diverso da ogni altra specie di uccelli, che usano posare sui rami più altri un "uccello sentinella" in grado di lanciare allarmi di fronte ad un potenziale nemico. L'uomo si è pure immaginato un nemico immaginario, il diavolo, per allenare le proprie strutture neuronali a combattere questa lotta immane contro un rischio assoluto. E a posto sui rami più alti della società un sacerdote, un prete, che scrutasse eventuali movimenti circospetti che annunciassero l’arrivo del diavolo.
Ha pure costruito le bombe atomiche per prepararsi a lottare contro un rischio assoluto.
Anche i nostri sogni, secondo recenti teorie, servirebbero ad allenare preventivamente la coscienza ad affrontare i le più ardue prove della vita dal momento che ci espongono ad avventure stravaganti e angosciose in cui si presentano possibili, tragiche varianti della nostra esistenza.
Infine – ecco! - anche la filosofia e la matematica sembrano assolvere alla stessa funzione esistenziale, ossia  ad allenare la nostra intelligenza per far fronte ad un rischio assoluto, completamente ipotetico. Filosofia e matematica, con le loro assurde e trascendentali questioni, sottopongono la mente umana ad un forzato esercizio, assolvendo un tal modo alla funzione di sparring-partner mentali che ci allenano contro un rischio cognitivo immaginario che in qualche modo si potrebbe presentare.
Così come nei sogni, il sognante è spinto a lottare contro bestie feroci, ad attraversare sentieri e foreste impervie, a sentirsi perduto e nudo senza mezzi, a sentire le proprie gambe che non si muovono nonostante la presenza di una minaccia incombente - anticipando in tal modo alla coscienza quelle sensazioni che essa potrebbe provare a fronte delle disgrazie della vita, rendendole in tal modo meno inaspettate – così il filosofo e il matematico compie il suo esercizio sulle strutture dell’intelligenza, stressandole, drammatizzandole, distruggendole col dubbio, sempre al fine di predisporre l’intelligenza a reagire a future e possibili, terribili emergenze cognitive.
Stressare l'intelligenza per farla diventare sempre più potente come un'arma di difesa o pronta a ferire! Sono dunque stress-test biologici che ci conducono a combattere con i mostri della ragione: simulazioni che servono a prepararci all'assalto di un nemico potentissimo che non ha volto perché si chiama semplicemente futuro.
La ruota quadrata io me la sono sognata molte volte di notte. Stavo pedalando, nel sogno, e ad un certo punto la ruota della mia bicicletta non riusciva più a procedere. Era diventata quadrata! Ma questo è lo stesso procedere della storia. E' la storia del nostro tempo.